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Giornata di Studi: “Ingegneria Civile 4.0: sfide, opportunità ed evoluzione della professione nell’era digitale”

Giovedì 4 novembre presso l’Aula Magna “Beniamino Andreatta” dell’Università della Calabria, in modalità telematica su Zoom ce on diretta streaming su YouTube, si è svolta una giornata di studi dal titolo “Ingegneria Civile 4.0: sfide, opportunità ed evoluzione della professione nell’era digitale” organizzata dal Dipartimento di Ingegneria Civile (DINCI) dell’Università della Calabria, dall’Ordine degli Ingegneri di Cosenza, dall’Associazione Italiana di Systems Engineering (AISE-INCOSE Italia) in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti, Conservatori di Cosenza, la Fondazione Mediterranea per l’Ingegneria, l’Associazione Energia Calabria e Confindustria Cosenza.

L’evento, che ha registrato la presenza complessiva sui diversi canali di circa 400 partecipanti,  ha discusso, attraverso interventi di carattere metodologico e presentazioni di casi di studio reali, delle applicazioni di tecniche, processi, metodi e strumenti di Ingegneria dei Sistemi e Concorrente al settore dell’Ingegneria Civile, rese possibili dalla rivoluzione digitale che sta interessando la professione con la diffusione del paradigma del Digital Twin promosso dall’adozione dello standard BIM (Building Information Modeling).

L’evento è stato aperto dai saluti istituzionale della prof.ssa Patrizia Piro (Prorettrice Unical), del prof. Roberto Gaudio (Direttore Dipartimento di Ingegneria Civile, Unical), dell’Ing. Fabrizio Di Maio (Consigliere dell’Ordine Ingegneri Cosenza, in rappresentanza del Presidente, Ing. Carmelo Gallo), dell’Ing. Menotti Imbrogno (Presidente Fondazione Mediterranea per l’Ingegneria), dell’Arch. Paola Giuliani (Consigliere Segretario dell’Ordine Architetti Cosenza, in rappresentazione del Presidente, Arch. Pasquale Costabile), del dott. Fortunato Amarelli (Presidente Confindustria Cosenza – DIH Calabria).

La prima sessione “L’Ingegneria che verrà” ha visto, dopo un intervento introduttivo su “rivoluzione digitale e professione” da parte del Prof. Alfredo Garro (Università della Calabria, Presidente di AISE-INCOSE Italia), gli interventi dei proff. Berardo Naticchia (Università Politecnica delle Marche), Carlo Zanchetta (Università di Padova) e Luigi Martirano (Università di Roma “La Sapienza”). È stata, inoltre, presentata dal prof. Renato Olivito (Università della Calabria), con la partecipazione dell’Ing. Antonietta Pellegrino (Alma S.r.l), l’esperienza del Master in “BIM Manager e costruzioni ecosostenibili – Edilizia 4.0”, organizzato dal DINCI e giunto alla sua IV edizione.

Nel pomeriggio, i lavori sono ripresi con una sessione dedicata a “strumenti e casi di studio” che ha visto quattro presentazioni da parte degli ingg. Riccardo Monti (Gruppo CAP Milano), Andrea Aiello (Alma SW), Flavio Andreatta (Allplan), Rodrigo Ferreiro Cannataro (Zigurat-Global Institute of Technology).

L’evento si è chiuso con la tavola rotonda dal titolo: “Costruire il futuro o subirlo?”, coordinata dal prof. Attilio Fiorini Morosini del DINCI e che ha visto la partecipazione dei docenti del DINCI proff. Giuseppe Fortunato, Laura Greco, Roberta Lucente, Rosolino Vaiana, dell’ing. Nicola De Nardi (Presidente CTS Associazione Energia Calabria) e dell’arch. Francesco Zangara (Presidente sezione iBIMi Catanzaro).

Tutti i relatori intervenuti hanno convenuto sulla necessità di definire ed aggiornare percorsi formativi, che partano dalla formazione secondaria superiore, arrivino ai Master Universitari post Laurea e proseguano in un’ottica di formazione continua, avendo come riferimento la nuova figura di Ingegnere Civile 4.0 in grado di combinare una solida conoscenza degli spetti fondazionali e di disciplina con la capacità di gestire la complessità dei moderni sistemi ingegneristici. È emerso, infatti, come sia ormai indiscutibile che una moderna opera di Ingegneria Civile (da un edificio ad una infrastruttura stradale) sia un sistema ingegneristico complesso che richieda per il suo studio, progettazione, realizzazione, esercizio, manutenzione e dismissione il coinvolgimento di diverse discipline ingegneristiche necessarie per coprirne i molteplici aspetti (architettura, struttura, impianti, ICT, energy, safety, security, etc.). Tali discipline, che in passato lavoravano sull’opera “in compartimenti stagni” o con pochissime interazioni (chi arrivava dopo nella filiera doveva spesso “adattarsi” a scelte prese in precedenza a spese di una migliore soluzione), oggi devono lavorare in maniera “integrata e concorrente” per soddisfare i requisiti dell’opera stessa, rispettando le sempre più stringenti normative e considerandone i diversi impatti (economici, socio-ambientali, etc.). La crescente diffusione del BIM offre il supporto necessario per rendere possibile e promuovere tale nuovo modo di approcciare in maniera integrata e concorrente l’opera ingegneristica. La possibilità di realizzare e poter disporre di un gemello digitale (Digital Twin) dell’opera, che ne supporti non solo la progettazione ma anche l’operatività, integrando dati provenienti dal campo mediante tecnologie IoT, dispositivi di realtà aumentata e virtuale, tecniche di Intelligenza Artificiale, apre la strada a infinite applicazioni e a nuove figure professionali che gli Ingegneri Civili 4.0 potranno e saranno chiamati a ricoprire in un prossimo futuro che è già presente.